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I miei Aforismi

2011

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I miei aforismi sono dei semplici pensieri a volte astratti, spesso dettati
dall'istinto ma con un desiderio unico: Stimolare in me la riflessione.
M.Pluchino - 20 aprile 2006

Gli amici sono come i fagioli parlano dietro, recitava un antico proverbio cinese.

Sembrerebbe che ormai l’integrazione di noi uomini all’intero apparato tecnico sia avvenuta senza grossi problemi. Crediamo o ci illudiamo che la tecnica e la scienza o se vogliamo chiamarla tecnoscienza, non possa cambiare il nostro modo di pensare e di agire.

Di tanto in tanto il livello di testosterone gioca brutti scherzi per chi non ha una sana vita sessuale. Si dice che l’amore bisogna coltivarlo come una piantina, alimentando giornalmente il proprio compagno con segnali di affetto e amore.

Da molti anni la libertà di pensiero e parola (anche se non del tutto e non sempre) non vive più attraverso la televisione, e sempre dimeno nella carta stampata.

Quando Newton dimostrò che le leggi della natura governano il movimento della Terra e degli altri corpi celesti, molti scettici invocavano la mancanza di umiltà nello scienziato, e l'arroganza ...

Con le persone cui più teniamo, succede spesso che manchiamo di rispetto.

Non mi attanaglia più il cruccio di essere il primo nella competenza della vita. Il confronto avviene con sé stessi, nei meandri del proprio profondo.

È finalmente il tanto atteso venerdì che decreta la fine delle nostre lotte sociali e di conflitti personali, sul posto di lavoro.

Crediamo di comportarci in modo civile ogni qualvolta usiamo i bei modi con le persone che più ci stimano e formalizziamo le parole, dandoci un certo valore ufficioso.

Sapere dividere i due ambienti non sempre è facile e banale. Il collega è l'amico e la persona con cui si passa più tempo, ma spesso colui con il quale ci confidiamo di meno.

Dicono che è vero perché scritto e dichiarato dai media o da autorevoli scienziati e pensatori.

Cercasi amici 

12/12/2012

Gli amici sono come i fagioli parlano dietro, recitava un antico proverbio cinese. Considerando che gli amici sono sempre gli altri, mi domando da cosa sia dovuta questa mia vita eremitica nel riguardo delle amicizie. Eppure a parte gli amici di facebook che non ho mai posseduto, le conoscenze abbondano per ogni mia attività che svolgo. Essere privo di desiderio e riempire il mio spirito di cose belle che gli occhi e la mente possono creare, in una danza cosmica di valori personali, ecco ciò cui aspiro. Potrei chiamarli sogni o illusioni, ma l’affetto di un’amicizia duratura che io possa discernere, è un valore che non ha prezzo. A volte credo sarebbe più vantaggioso, condurre una vita meno piena di attività e interessi, e passare il mio prezioso tempo in qualche bar o altro luogo per parlare del nulla. Pago volentieri il prezzo della solitudine, che mi permette di avere compagnia e interlocutori quando lo desidero, mentre il più delle volte quando non sono con la mia famiglia posso dedicarmi allo sport, alla lettura e a tutte le altre mie passioni coltivate in tanti anni di compagnia sana chiamata cultura.

Valutazioni temporali

25/11/2012

Sembrerebbe che ormai l’integrazione di noi uomini all’intero apparato tecnico sia avvenuta senza grossi problemi. Crediamo o ci illudiamo che la tecnica e la scienza o se vogliamo chiamarla tecnoscienza, non possa cambiare il nostro modo di pensare e di agire. Il pensiero calcolante che ha modificato il nostro modo di pensare. Non abbiamo un pensiero alternativo a quello che calcola che è poi il pensiero tecnico.
Galimberti noto filosofo italiano contemporaneo dice in proposito sul tempo: Il passato sia male, il presente redenzione e il futuro salvezza. Con ciò intende affermare che quasi due millenni di cultura cristiana nonostante l’evento del modernismo e del dominio della tecnica sull’uomo, ha influenzato il nostro modo di pensare e di vivere. Anzi è la tecnica che servendosi di questi concetti originariamente cristiani ma integratesi nel modo laico di pensiero, determina il ritmo e la velocità del progresso. Così scienza e religione vanno braccetto, anche se apparentemente in conflitto tra loro, seguendo il pensiero che il passato sia male e il futuro per forza migliore.
Il futuro è progresso mentre il presente è ricerca. Così ogni forma di pensiero di noi uomini e donne è impregnata di questi tre concetti temporali. In politica si lotta contro il passato imbroglione che ha portato alla crisi l’attuale governo e stato, promettendo da parte del nuovo che avanza che il futuro sarà migliore perché avverrà un progresso di pensiero e così nei rapporti personali o di coppia, di lavoro e così via. Questa dimensione positiva di vedere il mondo e fortemente radicata nella nostra cultura cristiana, e tramite il dominio ormai totale economico, ha colonizzato l’intero pianeta. Nessuno vuole fermarsi al presente e dimenticare al più presto il passato e le sue tradizioni scadute. Sara un bene tutto questo? Nietzsche avvertendoci più di un secolo fa che Dio era morto, cosa intendeva con questa preposizione? La mia interpretazione o supposizione era che nel passato tutta la società, fatta di persone pensanti (in pochi), di arte, musica erano impregnati di Dio. La religione occupava ogni pensiero nella mente dei popoli vissuti fino a pochi secoli fa. Se facessimo oggi questo tentativo di eliminare la parola “dio” dal nostro pensiero, capiremmo ugualmente il mondo di oggi con i suoi meccanismi e usanze completamente opposte al pensiero di quell’epoca. Il mondo non lo capiremmo più se togliessimo la parola denaro o il termine "tecnica". Consideriamolo un giochino con le parole da togliere e mettere.
Nietzsche scrivendo questi versi di tale profondità avvertiva i suoi contemporanei che sarebbero stati intesi solo dopo una grande guerra mondiale, che puntualmente alcuni decenni dopo si avverranno. Magari in pochi oggi hanno compreso le sue parole (anche perché in pochi le hanno lette). L’importanza dell’affermazione che Dio è morto, alludeva che il dopo sarebbe stato caratterizzato dal nichilismo. In cui ogni valore e certezza sarebbero stati svalorizzati, e il dopo o futuro senza scopo e valore. Ogni valore sarà svalutato affermava il filosofo ignaro della sua verità profetica, ma anche se vogliamo banale e scontata. L’umanità, infatti, ha sempre svalutato le idee del passato, per creare da esso in ogni campo uno sviluppo che ci ha portati a ciò che siamo oggi.  

Incertezze affettive

23/11/2012

Di tanto in tanto il livello di testosterone gioca brutti scherzi per chi non ha una sana vita sessuale. Si dice che l’amore bisogna coltivarlo come una piantina, alimentando giornalmente il proprio compagno con segnali di affetto e amore. Ascoltare la propria, donna senza volere trovare sempre delle soluzioni pronte e volere agire. Essendo accertato che un’unione duratura è costituita non tanto dall’avere gli stessi punti di vista politici, religiosi o morali, ma sulla collaborazione e complicità della vita di tutti i giorni. Anche un rapporto regolare sessuale ha la sua importanza e le tre cose sopra citate (collaborazione, complicità e sesso) creano la miscela giusta per un rapporto anche di tutta la vita. L’incertezza o debolezza si materializzano nel momento una o più di queste tre cose sono sottratte al rapporto. Ecco che allora si diventa ricettivi e deboli” instaurando una seconda vita parallela con la classica amante di turno, che sarà scambiata come possibilità alla vita ormai noiosa e senza interessi, però piena di doveri ecc. Vi è poi l’attrazione per i soggetti più giovani, e quindi con delle corporature perfette e la pelle fresca che mette in sobbalzo il nostro livello di testosterone, e mettendo in crisi gli ormoni impazziti. Sembra eccessivo ma poche persone ammetteranno la propria attrazione sopra descritta, per ovvi motivi etici e morali. L’importante è non avere incertezze affettive e conservare il rapporto duraturo che come un tesoro ci accompagnerà nel cammino della vita. Per i più ardui nel non sapere placare i loro istinti, vi sarebbe la cultura come rimedio o le attività sportive che avrebbero il migliore effetto deterrente.   

Fenomeni ignorati

17/09/2012

Da molti anni la libertà di pensiero e parola (anche se non del tutto e non sempre) non vive più attraverso la televisione, e sempre dimeno nella carta stampata. Si pubblica di tutto e di più nel web, e se la televisione non riesce a interfacciarsi (tecnologicamente parlando) con la rete, sarà spacciata. In molti paesi il consumo di Internet ha superato quello televisivo. Il fenomeno Grillo, con tutte le sue contraddizioni è nato tramite la rete e i suoi spettacoli. Eppure nella prossima primavera potrebbe rappresentare il secondo partito in Italia. L’elezione e campagna elettorale di Obama 4 anni fa, fu fatta principalmente dalla rete a costi bassissimi, con i risultati che tutti conosciamo. Internet è dunque il presente. Il mondo dell’economia da anni investe su questa meravigliosa piattaforma dal potenziale incalcolabile. Credo di non essere l’unico ad affermare che dopo l’invenzione del telefono, L’avventi di Internet sia l’invenzione che più di ogni altra ha cambiato e rivoluzionerà l’intero pianeta. Per tornare alla politica, visti i risultati ottenuti dal presidente Barack Obama, stanno drizzando sempre più le antenne verso Internet e le sue tecnologie. Sono sempre più numerosi i politici che si avvicinano ai Social Network, che aprono Blog e siti nel tentativo di “raccogliere” voti anche attraverso la rete. Siamo numeri parte di una statistica il marketing, e lo saremo sempre più anche nelle decisioni politiche. I candidati pensando sempre più ai voti, non vogliono scambiare con noi due chiacchere, ascoltare le nostre esigenze, opinioni o proposte? I cittadini sono numeri e non persone sono il verdetto unanime. Finisco affermando che tutto ciò sarebbe stato vano se ogni mossa non fosse stata costruita sulle solide basi dei principi fondamentali della rete. Per questo motivo credo che la classe politica italiana, prima di chiedersi come poter sfruttare Internet, sia bene si chieda se Internet è disposta ad accettarli. 


Cambiano gli attori

10/08/2012

Quando Newton dimostrò che le leggi della natura governano il movimento della Terra e degli altri corpi celesti, molti scettici invocavano la mancanza di umiltà nello scienziato, e l'arroganza di volere rivoluzionare ciò che le sacre scritture avevano da tempo definito come disegno divino. Essendo per loro Dio l'assoluta perfezione e avendone trasmesso il messaggio tramite i suoi discepoli, mettere in dubbio questa perfezione era sintomo di eresia. Allo stesso modo dire oggi che la decrescita è l'unica strada percorribile per risolvere gran parte dei problemi di questa nostra epoca e dubitare del nostro intero moderno sviluppo. In effetti, sarebbe da folli credere (secondo i detrattori), che una riduzione controllata, selettiva e volontaria della produzione economica e dei consumi, con l'obiettivo di stabilire una nuova relazione di equilibrio ecologico fra l'uomo e la natura, e di equità fra gli esseri umani stessi, possa essere la soluzione più valevole. Cambiano gli attori ma la stoltezza regna in ogni epoca.

Scorrettezze amorose

10/05/2012

Con le persone cui più teniamo, succede spesso che manchiamo di rispetto. Riusciamo d’essere veramente gentili con i più perfetti sconosciuti, a volte per motivi di lavoro, altre con il vicino poco frequentato. Da cosa nasce questa incongruenza di comportamento? Secondo il filosofo fattosi passare per folle, dal nostro malcontento inespresso e dalla nostra codardia che impera ogni qualvolta assumiamo un ruolo di potere. Forti con i deboli e deboli con i forti. Un po’ come la giustizia italiana e no. Ciò che è fatto passare per amore o affetto in realtà, se riconosciuto come difetto, potrebbe trasformarsi in sincera schiettezza da svelare e riservare ai cialtroni e prepotenti di turno. Conservando la propria gentilezza per chi veramente ci stima o ama.

Arrivi secondari

19/04/2012

Non mi attanaglia più il cruccio di essere il primo nella competenza della vita. Il confronto avviene con sé stessi, nei meandri del proprio profondo. Ponendo le varie zavorre che nel corso dei millenni l’uomo ha inventato, come la morale religiosa o i bei modi di comportamento, si giustifica l’indifferenza per la competitività. Questo agonismo è sempre stato il motore responsabile della crescita e sviluppo della nostra natura. Negare o volere frenare come già in passato venne fatto, significa evidenziare i propri limiti. La nostra razza è sopravvissuta a molte lotte e confronti ambientali e naturali. Senza lo spirito di guerrieri saremo oggi dei scimmioni privi di pelo leggermente più evoluti.

Venerdì sospirato

08/04/2012

È finalmente il tanto atteso venerdì che decreta la fine delle nostre lotte sociali e di conflitti personali, sul posto di lavoro. Durante il fine settimana abbiamo vicino a noi le persone giuste che ci amano e sanno distoglierci i pensieri negativi accumulati durante la settimana. Così pensa l’impiegato standardizzato dal pensiero comune. In fondo dovremmo temere i weekend, dato che il danno maggiore sia fisico che economico lo viviamo in quei giorni. Ci penserà poi la settimana lavorativa a calmare e rigenerare i nostri animi, a volte scossi di tante emozioni forti vissute. Non tanto per esserci illuminati d’immenso di saggezza o chissà quale guadagno spirituale/culturale vissuto. Scordiamoci poi le conoscenze o vicinanze che avremmo desiderato per uscire dal torpore della solitudine. La ricetta per superare questa dicotomia del fine settimana è semplice ma difficilmente praticabile per la maggior parte di noi. Il vivere sempre in uno stato di grazia (non centra la religione), e cogliere ogni goccia di vita contemplativa che giornalmente dovrei cercare e gustare, non fa distinzioni di giorni settimanali o dell’ambiente circostante.

Riti triviali

28/03/2012

Crediamo di comportarci in modo civile ogni qualvolta usiamo i bei modi con le persone che più ci stimano e formalizziamo le parole, dandoci un certo valore ufficioso. La ritualità dei gesti uniti al linguaggio evidente del corpo, evidenziano come in un libro aperto le vere intenzioni. Le parole fanno solo da contorno e spesso da inganno, al pensiero orientato a tutt’altri obiettivi. Basta un pizzico di psicologia e di esperienza e i primi minuti tracciano l’intero profilo della persona che abbiamo di fronte. Non è mia intenzione seguire ragionamenti machiavellistici, ma avere l’ispirazione forse presuntuosa di avere sempre tutto sotto controllo. Il tradimento che corpo emana è inconscio e a seconda del soggetto e della cultura, invia in ogni istanti segnali sul suo stato. È una ricorrenza antica risalente all’origine dell’uomo l’esprimersi in forma rituale e triviale.

Lavoro e privato

27/02/2012

Sapere dividere i due ambienti non sempre è facile e banale. Il collega è l'amico e la persona con cui si passa più tempo, ma spesso colui con il quale ci confidiamo di meno. In sostanza ci si abitua a dire sempre meno il proprio pensiero per evitare problemi o perdita di previlegi acquisiti. Nel privato invece prevale più la prima natura quella che poco tollera e calcola. Purtroppo ci adeguiamo al male minore che sarebbe poi il più comodo.

Dicono che è vero

18/02/2012

Dicono che è vero perché scritto e dichiarato dai media o da autorevoli scienziati e pensatori.

Dicono che le loro esperienze valgono più delle nostre perché già provate e quindi sicure.

Dicono che è vero farsi i fatti propri e non indagare l'indagabile non celato dai media manipolati.

Dicono che il web sia libero ma sempre più controllato da chi non si sa, ma l'importante è unificarci, quantificarci in una statistica. Seguo martellando il mio mouse eseguendo click che metterà in movimento algoritmi e motori di ricerca e valutazione di presenze. Il guadagno virtuale lavora seguendo questo principio.

Dicono che è vero che i politici e i manager superpagati sono moralmente condannabili, ma poi se guardiamo i modelli vincenti da seguire, scopriamo che la furbizia e il malaffare regnano nel dettare il cammino "giusto" da emulare. Un po’ di religione, un legame forte con i famigliari e qualche beneficienza salutare, libera i sensi di colpa altrimenti dominanti. Il principio è simile all'effetto placebo in medicina. Non vale il contenuto e la qualità del soggetto, ma ciò che esso rappresenta. I contenuti e le riflessioni profonde lasciamole a quei pochi buontemponi che ancora sperano in un mondo migliore. Senza ingiustizie e guerre e in pace con sé stessi e il prossimo, uscendo dal gregge dell'ipocrisia e seguire le proprie idee, comporta un abbandono totale del concetto di compagnia, amicizia e ambiente sociale in generale. Vuol dire seguire un cammino di autoanalisi costante e rinuncia d’ogni forma di parvenza.